Il condominio “smart” di Porta Romana a Milano risparmia il 50% di energia



 

Perché un condominio “smart” a Porta Romana

Durante l’estate, soprattutto se si raggiungono temperature molto elevate, i consumi energetici aumentano in maniera considerevole per poter alimentare ventilatori, condizionatori e climatizzatori. Proprio per questo motivo negli anni sono state adottate tecnologie e strategie apposite per la riqualificazione energetica degli edifici. L’obiettivo è assicurare un eccellente comfort abitativo limitando i bisogni di energia elettrica dell’immobile. Sono numerose le soluzioni proposte, tuttavia l’ultima in ordine temporale è rappresentata dal condominio smart a Milano, situato in zona Porta Romana. 

L’edificio rientra all’interno del progetto Sharing cities di cui fanno parte anche Lisbona e Londra. Si tratta di un progetto di matrice europea che mette a disposizione delle città coinvolte fondi per un valore complessivo di 24 milioni di euro. In questo modo il Comune di Milano ha potuto ricevere, nell’arco di 5 anni, risorse europee per un totale di 8,6 milioni di euro. Queste somme sono servite a riqualificare dal punto di vista energetico sia edifici privati sia complessi pubblici, così da ridurre in maniera notevole i consumi degli ambienti in questione per il raffrescamento estivo e il riscaldamento invernale. 

Il progetto Sharing cities applicato alla città di Milano ha permesso di realizzare interventi che hanno interessato nel complesso oltre 28.000 metri quadrati di unità residenziali. Tra gli edifici che più recentemente sono stati oggetto dei lavori si ricordano una struttura a Chiaravalle e, appunto, il condominio a Porta Romana. Per quest’ultima operazione di riqualificazione energetica si è fatto riferimento al progetto regionale Smart Living B-Smart. Invece la gestione sul campo è stata completamente realizzata in modalità Bim (Building Information Modeling).

Cosa ha previsto la riqualificazione

Il progetto di riqualificazione messo in atto è stato studiato ad hoc sia per assicurare l’abbattimento dei consumi energetici sia per adattarsi perfettamente alle caratteristiche dell’edificio in questione. Innanzitutto sono stati eliminati tutti i residui di amianto presenti, che sono stati smaltiti seguendo le apposite procedure previste per legge. In secondo luogo sono state oggetto dei lavori tutte le parti comuni del condominio, cioè finestre, cassonetti, basamenti, sottotetti e facciate. 

Gli impianti termici ed energetici sono stati modernizzati e sostituiti da un sistema altamente innovativo ed efficace basato su pannelli fotovoltaici e un generatore di calore. Per la realizzazione delle opere è stato adottato un sistema di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato, applicando le più recenti e innovative tecnologie nel campo della riqualificazione energetica degli edifici. È stato messo a punto un attento monitoraggio dei risultati incentrato sul kit ValorizzaMI, procedura finanziata attraverso il bando regionale Spica e sviluppata dalla società Teicos Group grazie a una partnership stretta con Cefriel e Future Energy. Questo sistema prevede l’installazione di una serie di sensori che, sfruttando la modalità wireless, inviano i dati rilevati a un server centrale. In questo modo diventa possibile verificare i consumi di partenza e quelli ottenuti grazie al progetto di riqualificazione.

Quali sono i vantaggi ottenuti

Attraverso il monitoraggio è stato possibile analizzare il risparmio energetico ottenuto e i vantaggi collegati alla realizzazione della riqualificazione energetica. Inoltre è stato effettuato un confronto tra i dati registrati e quelli raccolti in un condominio dalle caratteristiche simili ma non sottoposto ad alcun intervento. Il periodo di osservazione invernale è stato di un mese, pari all’arco di tempo tra il 1° dicembre 2018 e il 1° gennaio 2019. Il risparmio energetico ammonta al 59% e la media delle temperature interne si attesta sui 22°, nonostante quelle esterne potessero essere inferiori di circa 10 gradi. Invece in estate la temperatura interna standard rimaneva di 25°, anche se all’esterno si superavano i 30°. Di conseguenza è stato possibile limitare l’impiego dei sistemi di riscaldamento e di raffrescamento, così da evitare sprechi energetici e abbassare i consumi. Il risultato è quindi un risparmio notevole in bolletta.

Fonte Immagine: https://www.ilsole24ore.com/art/a-porta-romana-condominio-smart-22-gradi-e-consumi-ridotti-50percento-ACwWiJV

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