Incentivi per il controllo remoto della casa



Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di risparmio energetico, di riqualificazione e di consapevolezza nell’utilizzo delle risorse energetiche. Dall’acquisto di apparecchiature elettroniche di ultima generazione fino all’uso della domotica e delle soluzioni energetiche smart, lo scopo finale è sempre quello di utilizzare al meglio le risorse energetiche a nostra disposizione, per puntare a un maggiore rispetto dell’ambiente e, soprattutto, a un maggiore risparmio in bolletta

L’ottimizzazione dell’energia può essere garantita dall’utilizzo di dispositivi smart che puntano a ridurre i consumi e, soprattutto, a monitorare continuamente gli usi che si fanno dell’energia stessa, permettendo così di valutare al meglio come ottimizzare le risorse per un risparmio continuo. Ogni volta che si parla di energia, oggi si deve necessariamente parlare anche di emissioni di anidride carbonica e inquinamento: proprio per questo motivo diventa fondamentale poter ridurre al massimo i consumi. E sempre per questo motivo è di prioritaria importanza optare per dispositivi in grado di assicurare un controllo dei consumi in casa, siano essi relativi all’energia elettrica che al gas. 

Il controllo da remoto e il risparmio energetico

Quando si parla di controllo da remoto si intende la possibilità di gestire una serie di apparecchi energetici anche quando non si è presenti in casa. Nella maggior parte delle situazioni il controllo da remoto interessa soprattutto i sistemi di riscaldamento, ma può anche riguardare altre tipologie di apparecchiature, come specifici elettrodomestici o allarmi. 

Chi presenta un impianto di riscaldamento che può essere controllato da remoto potrà scegliere quando accendere e spegnere i termosifoni o i climatizzatori e definire le temperature tramite specifiche app. Queste soluzioni non vanno viste solo come comode, perché permettono di rientrare in casa e trovare l’appartamento caldo. Esse sono soprattutto soluzioni che assicurano il massimo risparmio energetico, perché permettono di accendere e spegnere impianti solo quando sia necessario in modo da non consumare inutilmente elettricità o gas. 

Proprio per incentivare l’utilizzo responsabile delle risorse energetiche, da diversi anni è possibile richiedere quello che viene comunemente definito Ecobonus. Si tratta di una detrazione fiscale che permette di risparmiare percentuali variabili tra il 50 e il 65% della spesa sostenuta per effettuare lavori ben specifici, inerenti il miglioramento dell’efficienza energetica del proprio appartamento. Tra questi, vi sono anche quelli che permettono l’installazione di dispositivi di controllo remoto degli impianti di casa. 

Dispositivi di controllo remoto degli impianti di casa e incentivi

Se si vuole accedere agli incentivi fiscali relativi alle installazioni di dispositivi specifici per il controllo da remoto degli impianti di casa è necessario sapere quali sono gli interventi coperti dall’Ecobonus e quali le spese massime, i termini e le scadenze. Tutte le informazioni sono riportate nei Vademecum dell’Enea, nonché nella dettagliata Guida all’Ecobonus rilasciata dall’Agenzia delle Entrate. 

La prima informazione utile che si può ottenere è sicuramente quella relativa all’ammontare delle detrazioni, che può arrivare al 65% delle spese effettuate. In questa percentuale sono inclusi tutti i lavori necessari all’installazione di apparecchi per il controllo remoto di impianti di climatizzazione e riscaldamento, nonché di quelli concernenti la produzione di acqua calda. Inoltre sono incluse eventuali opere murarie e interventi per la messa in attività dei dispositivi di controllo. 

La possibilità di accedere agli incentivi fiscali dipende anche dalle date in cui vengono fatti i lavori. Rientrano nell’Ecobonus tutte le spese datate tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2019 e riguardanti l’installazione di dispositivi per il controllo da remoto per gli impianti energetici. Questi comprendono, come già evidenziato, i sistemi di climatizzazione e gli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda. Non sono quindi compresi nell’Ecobonus i sistemi di controllo da remoto per altre tipologie di apparecchi, come quelli relativi al comando di tapparelle, di impianti audio e video o di accensione e spegnimento di elettrodomestici per la pulizia (lavatrici o lavastoviglie). 

Uno degli aspetti più importanti riguardanti la detrazione del 65% per l’installazione di dispositivi per il controllo da remoto, è che non è previsto un limite massimo di spesa, a differenza di quanto avviene invece per altre tipologie di intervento.