Anche in Italia i mutui stanno diventando sempre più ecosostenibili.
La tendenza è emersa con chiarezza negli ultimi dodici mesi: quasi quattro richiedenti su cento hanno infatti presentato domanda per comprare un immobile ad alta efficienza energetica. O, in alternativa, per eseguire interventi che ottimizzino le prestazioni da questo punto di vista.
A un occhio poco allenato, forse, la percentuale potrebbe sembrare bassa. Tuttavia, è bene considerare quello che abbiamo appena detto: i cosiddetti mutui “green” sono quei prodotti destinati principalmente all’acquisto o alla costruzione di abitazioni in classe A o B o al finanziamento di opere di riqualificazione per un incremento di almeno il 30% delle prestazioni energetiche dell’immobile. Nota a margine: considerando le ultime valutazioni ufficiali, in Italia solo il 12% delle unità abitative rientra in questa fascia.
Certo, si tratta ancora di una nicchia del mercato, ma le potenzialità di crescita sono davvero elevate. Soprattutto se consideriamo che, grazie al Superbonus 110%, molti immobili miglioreranno la propria classe energetica, ampliando così il ventaglio di scelta tra le soluzioni che consentiranno questo tipo di finanziamento. Sono infatti quasi dieci milioni le famiglie italiane che hanno manifestato l’intenzione di approfittare dell’incentivo nel corso di quest’anno.
Altro fattore interessante: i mutui “verdi” sono accessibili sia a tasso fisso, sia a variabile, con piani di rimborso di durata differente in base alla banca. Allo stesso tempo, offrono ai richiedenti una serie di vantaggi che variano sempre a seconda dell’istituto di credito a cui si sceglie di affidarsi: dallo sconto del tasso di interesse ai prodotti assicurativi gratuiti, passando per i servizi di consulenza ambientale per migliorare l’efficienza energetica dell’immobile.
L’importo medio richiesto per questa particolare tipologia di finanziamento è di circa 175.000 euro: si tratta di immobili in classe energetica A o B e, quindi, con un valore medio più elevato. Quanto? All’incirca il 30% in più di quanto di solito si richiede agli istituti di credito per l’acquisto di una casa.
L’importo maggiore si ripercuote poi nella durata del piano di ammortamento: 24 anni per i mutui ecosostenibili a fronte dei 22 di quelli abituali. Risulta uguale, invece, il rapporto tra il valore del mutuo richiesto e quello dell’immobile da acquistare, pari al 65% circa sia per quelli tradizionali che per quelli “verdi”. Infine, in caso di mutuo green per acquisto, è indispensabile produrre l’attestato di prestazione energetica (Ape) che certifichi la classe A o B dell’immobile.
Approfondimento a cura di
Francesco Megna
Referente commerciale Banca
Dopo venticinque anni nei panni di Direttore di filiale in Istituti di Credito di medie dimensioni, da due anni lavora come referente commerciale.