Mutuo acquisto ristrutturazione con Ecobonus 110%
Mutuo acquisto ristrutturazione con Ecobonus 110%

Mutuo acquisto più ristrutturazione: ecco perché è vantaggioso



La casa che stai per acquistare ha bisogno di essere ristrutturata? Ma ti spaventano i costi che dovrai sostenere tra architetto, cantieri, scelta dei materiali e arredamento? Niente paura, esiste la soluzione giusta per te: il mutuo acquisto più ristrutturazione. Come dice il nome stesso, è una particolare tipologia di mutuo che ti consente di ottenere una liquidità extra, utile non solo per acquistare ma anche per ristrutturare casa. E sono diversi, ormai, gli istituti di credito offrono questa particolare soluzione.
Vediamo allora insieme come funziona un mutuo acquisto più ristrutturazione, in quali casi conviene accenderlo e perché questo è il momento migliore per richiederlo.

Mutuo acquisto più ristrutturazione: come funziona e perché conviene

Come anticipato, il mutuo acquisto più ristrutturazione dà la possibilità – con un unico finanziamento – non solo di ottenere la somma necessaria per comprare un immobile, ma anche quella destinata ad ampliarlo, migliorarlo o riqualificarlo.
A conti fatti risulta decisamente più vantaggioso piuttosto che presentare in banca due domande diverse per rispondere a entrambe le esigenze (acquisto + ristrutturazione). Non solo, i tassi di interesse in questi casi possono essere addirittura più convenienti di quelli previsti in caso di prestito personale.

In generale possiamo dire che il valore che la banca prende in considerazione per la stima dell’importo massimo erogabile corrisponde al valore stimato dell’immobile al momento della richiesta del mutuo e potrà essere erogato in un’unica soluzione.
I contratti possono comunque cambiare da un istituto all’altro, in base alla politica adottata dallo stesso. Quello che non varia è l’importo finanziabile, che consente di coprire mediamente l’80% della spesa preventivata e documentata.
In base al tipo di finanziamento concesso viene anche stabilita la durata del rimborso:
• fino a 10 anni per gli interventi di ristrutturazione con accrescimento dell’efficienza energetica;
• fino a 20-30 anni per l’acquisto dell’abitazione con o senza ristrutturazione.

Quanto alla presentazione della domanda, poi, per ottenere un prestito di questo tipo è necessario raccogliere i documenti per la valutazione del mutuo, il preventivo dell’impresa o del professionista a cui verranno affidati i lavori, nonché la documentazione edilizia riguardante le opere di manutenzione (progetto edilizia, autorizzazione del Comune, ecc.).

Ecobonus al 100%: i mutui acquisto più ristrutturazione sono ancora più convenienti ora

Il momento migliore per sottoscrivere il mutuo acquisto più ristrutturazione non potrebbe che essere questo. Il motivo è presto detto: tra le novità più attese del decreto Rilancio – approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 maggio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo nella serata del 19 maggio – c’è anche l’Ecobonus al 110%. Un bonus che concede agli italiani la possibilità di effettuare alcuni tipi di lavori in casa praticamente gratis, sfruttando il meccanismo della cessione del credito e dello sconto in fattura.

Quali tipologie di lavori sono inclusi nel provvedimento?

  • cappotto termico: deve interessare più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, per una soglia massima di 60.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari dell’edificio. I materiali isolanti utilizzati dovranno rispettare i requisiti previsti dal decreto Ambiente dell’ottobre 2017;
  • interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore. Il tetto massimo di spesa è 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio ed è riconosciuta anche per i costi relativi allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;
  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici. La spesa massima è di 30.000 euro ed è riconosciuta anche per i costi relativi allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Ma non basta. Sì, perché questi sono gli interventi cosiddetti “trainanti”, cioè uno solo di questi basta a portare al 110% lo sgravio e a spalancare le porte ad altri:

  • montaggio di pannelli solari;
  • montaggio di accumulatori di energia collegati ai pannelli solari;
  • interventi previsti dal vecchio Ecobonus;
  • realizzazione delle colonnine per caricare le batterie delle auto elettriche.

Attenzione però perché per poter usufruire del super bonus ci sono dei vincoli: le opere devono necessariamente garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio (da dimostrare con l’Attestato di Prestazione Energetica).
Inoltre i lavori che danno diritto alla detrazione del 110 per cento sono ammessi nei condomini anche per le seconde case (sempre escluse se villette unifamiliari).
A essere coperte saranno le spese sostenute per interventi di questo tipo tra il 1° luglio e il 31 dicembre del 2021. Tuttavia, si accorciano i tempi per ottenere i rimborsi: 5 anni invece di 10.
In particolare, la detrazione del 110 per il superbonus può essere fruita in dichiarazione dei redditi in cinque rate annuali di pari importo o in alternativa è prevista la possibilità per l’Ecobonus al 110 di accedere alla cessione del credito o uno sconto in fattura da parte dei fornitori, i quali, a loro volta, potranno cedere il credito alle banche o intermediari finanziari. Per la piena operatività dello sconto del 110 per cento si dovranno attendere i decreti attuativi.