Tutto quello che devi sapere per dare in affitto la tua casa



Possedere una casa da affittare come fonte di investimento può permetterti di ottenere un rendimento sicuro e garantito. Devi però sapere che, per dare in affitto la tua abitazione, dovrai rispettare alcune normative di legge oltre ad una serie di regole utili che ti permetteranno di evitare errori o spiacevoli rischi con i tuoi inquilini.

Dare in affitto la tua casa: regole e normative

Essendo il proprietario della casa sarà tuo compito effettuare la registrazione del contratto di affitto (se questo è superiore a un mese) presso l’Agenzia delle Entrate, entro un limite massimo di trenta giorni dal momento della firma. Per la registrazione occorre essere muniti di una serie di documenti quali:

1. Contratto firmato da proprietario e locatore e completo in tutte le sue parti;
2. Ricevuta di pagamento dell’imposta di registro;
3. Marche da bollo;
4. Modello 69 debitamente compilato.

Le tasse (imposta di bollo e di registro) possono essere a carico del solo proprietario o del proprietario congiuntamente all’inquilino ma, non dimenticare che, in caso di inadempienza sarà solo il proprietario a risultare responsabile.
Una volta registrato il contratto dovrai darne comunicazione, entro sessanta giorni, sia al tuo inquilino che all’eventuale amministratore di condominio. La comunicazione di avvenuta registrazione deve essere realizzata mediante raccomandata A/R o tramite posta elettronica certificata (PEC).
La registrazione ti permette di poter far valere i tuoi diritti in caso di inadempimento da parte dell’inquilino poiché, senza la registrazione, il contratto si considera inesistente.

Controlli da effettuare prima di affittare casa

Prima di mettere in affitto la tua abitazione dovrai eseguire dei controlli sulla stessa per verificare lo stato di salute e la sua funzionalità. Nello specifico dovrai controllare gli impianti e le condizioni degli elettrodomestici oltre che richiedere (se ne sei sprovvisto) il documento ACE (certificazione energetica dell’immobile). Questo documento ti permette di poter giocare sul prezzo perché un immobile che presenta una classe energetica ottima avrà un valore maggiore rispetto a un altro. Le classi alte sono quelle che riportano la sigla A o B e permettono all’inquilino di spendere meno in bolletta. Le case con classe energetica bassa, invece, prevedono dei consumi maggiori e risultano quindi più dispendiose e di conseguenza meno convenienti per chi affitta.

La scelta dell’inquilino

Nel momento in cui decidi di affittare una casa potrai avvalerti delle tue competenze o richiedere l’intervento di un’agenzia immobiliare. La seconda soluzione ti permette di godere di maggiore tranquillità poiché sarà l’agente a occuparsi di tutti gli aspetti normativi, legali e pratici previsti, con un piccolo investimento economico (in genere il prezzo da pagare a un’agenzia è pari al 10% del valore annuale aumentato dell’IVA).
Sia che ti rivolgi ad agenzia sia che decidi di fare da solo dovrai stare molto attento alla scelta dell’inquilino perché potrebbe capitare che il tuo inquilino non paghi o che, alla scadenza, non lasci l’abitazione e, pur essendoci un regolare contratto di affitto non sempre è semplice sfrattare un inquilino moroso. Per tutelarti maggiormente potresti chiedergli se è già stato in affitto e dove per ottenere delle informazioni valide dal suo ex affittante (se paga puntuale, se arreca disturbo agli altri condomini, se non ha fatto danni all’interno della casa). Inoltre non dimenticare di chiedere al tuo affittuario le ultime buste paga o l’ultimo modello Unico (a seconda del caso in cui sia un lavoratore dipendente o autonomo).
Per quello che riguarda il pagamento degli affitti è opportuno scegliere dei metodi rintracciabili come per esempio bonifico bancario, assegno e così via.

Consigli utili

Prima di affittare è consigliabile fare una lista di tutti gli arredi presenti nell’abitazione magari corredata da foto. Questo potrà esserti utile in caso di danni per contestare la responsabilità o per denunciare eventuali furti in caso di mancanza di oggetti o elettrodomestici.
Per una maggiore tutela dovresti fare la voltura delle utenze e annotare i numeri dei contatori.
Infine è consigliabile inserire una clausola nel contratto che preveda, da parte dell’inquilino, l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa. Questa servirà per la copertura di mancati pagamenti (nei limiti e casi previsti dall’assicurazione stessa) da parte dell’affittuario.